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Coronavirus. Il chirurgo Cristiano Huscher: ”Chiusure con 2 mesi di ritardo”

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Coronavirus. Qualcuno lo ha definito, in passato, “il chirurgo dei casi impossibili“, qualcun altro ha pensato bene di rinviarlo a giudizio per falso in atto pubblico.

Oggi, il Prof. Cristiano Huscher, direttore di chirurgia oncologica robotica del Policlinico di Abano, non le manda a dire e sentezia:

“Chiusura con 2 mesi di ritardo, non ne usciamo prima di luglio“. È questo il parere del medico, intervistato dal Tempo, a proposito dell’emergenza Coronavirus.

L’ex primario dell’ospedale Rummo di Benevento accusa chi fa il proprio mestiere senza averne le competenze, dai giornalisti che cercano solo lo scoop, ai magistrati che utilizzano periti senza la minima preparazione.

Coronavirus

Il ricordo della vicenda personale appare evidente, ma il Professor Cristiano Huscher prosegue:

“Non è stato fatto nulla nonostante vi fossero le avvisaglie e i contatti con la Cina erano continui. Anche noi medici andavamo e tornavamo continuamente dalla Cina, perché oggi la Cina è avanti in tutto. Hanno 5, 10 robot nello stesso ospedale, hanno l’ intelligenza artificiale, quindi anche noi medici andavamo e venivamo”.

Un’accusa dalla quale il medico, ora in servizio presso una struttura sanitaria privata di Abano, non risparmia nemmeno la politica.

“Nonostante questo – le avvisaglie del Covid – non c’ è stato nessun genialoide di quelli che la politica ha messo a dirigere l’Istituto superiore di Sanità o l’Istituto del farmaco, che avvertisse della pericolosità, e quindi questa malattia si è diffusa spaventosamente”.

Huscher attacca a testa bassa anche il sistema dei media, sempre protagonisti anche in questa situazione.

“Cosa dicono alla televisione? Quanti morti, quanti infetti, quante mascherine mancano. Ma quante mascherine mancano sono cose che vanno dette al ministero della Salute ed all’Istituto superiore di Sanità, la popolazione non va spaventata con notizie che non hanno niente di migliorativo sul comportamento.”

Anche sui tempi del ritorno alla normalità il Dott. Huscher sembra avere le idee molto chiare.

Ha parlato di giugno, meglio ancora di luglio, “altrimenti, nel nostro Paese, con tutti i problemi che ha, a partire dalle mascherine che non sono vere mascherine e che quindi non servono a molto, perché sì, avranno anche la bandiera italiana, ma non filtrano, sarà una tragedia”.

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