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Coronavirus. David Sassoli escluso dalla Merkel al vertice dell’UE. Ennesima batosta per l’Italia

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Ha destato scalpore, secondo quanto riportato anche da numerosi quotidiani italiani la notizia dell’esclusione di David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo, dal vertice sulla crisi del Coronavirus.

Il quotidiano spagnolo El Pais è stato il primo a denunciare la cosa. Al vertice, in teleconferenza, tra i Presidenti europei sull’emergenza economica, l’italiano Sassoli è stato tenuto volutamente fuori.

Come noto le posizioni di alcuni Stati, Olanda e Germania in testa, sono molto rigide sulla concessione di aiuti a Paesi come Italia e Spagna fortemente colpiti dal Coronavirus.

Sempre secondo il quotidiano spagnolo l’esclusione di Sassoli voluta da Angela Merkel, sarebbe dovuta al timore che il presidente finisca per proporre e spingere i coronabond. Ipotesi, questa, fortemente osteggiata da Berlino.

Angela Merkel in quarantena

David Sassoli il grande assente

Così, nel vertice tra i presidenti del Consiglio Europeo, Charles Michel (francese), della Commissione Ursula von der Leyen (tedesca), della Bce Christine Lagarde (francese) e dell’Eurogruppo Mario Centeno (portoghese), il grande assente era proprio il Presidente del Parlamento europeo, italiano.

Il problema di fondo di questa istituzione chiamata Unione Europea non è la mancata presenza del Presidente del Parlamento David Sassoli.

Il problema è che il Parlamento Europeo, su molte questioni, compresa ovviamente quella economica e fiscale, conta come il due di coppe quando briscola è bastoni!

Non è stata quindi una vera e propria presa di posizione contro l’Italia. Ma è la dimostrazione che le Commissioni, presiedute da tecnici non eletti, di fatto prendono decisioni senza il parere degli eletti dal popolo.

Il Pais ha infatti messo proprio l’accento su questo punto centrale che riguarda le Istituzioni comunitarie.

“Il leader ( Sassoli ndr) dell’ istituzione scelta dal suffragio universale è stato deliberatamente escluso ancora una volta dal forum incaricato di preparare la tabella di marcia per un piano di risanamento”.

La riflessione, allora, non è quella che riguarda la nazionalità di Sassoli, ma il ruolo e l’importanza del Parlamento Europeo.

Cioè quasi nulla. E con buona pace di chi ancora pensa o crede che l’Unione Europea sia una forma di democrazia sovranazionale.

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