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Liberiamo i nostri figli dalla responsabilità di essere la nostra unica ragione di vita. Ecco gli errori che troppi genitori commettono

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Sin da piccoli è importante che impariamo a saper mettere “noi” al centro del nostro mondo, e considerarci innanzitutto “persone”, prima di qualunque altra cosa.

Siamo stati educati così tanto all’altruismo e alla generosità, che spesso releghiamo al secondo posto quello che davvero desideriamo.
Ma siamo sicuri che questo sia davvero giusto?

Non è forse importante anche quello che vogliamo noi, quello che più ci piace?
Io credo proprio di si.

Eppure sin da piccoli nessuno ci insegna ad avere rispetto anche per noi stessi.
Si pensa sempre a compiacere gli altri e questo non può che essere deleterio.
Pensate a quando si diventa genitori, per esempio.

Quanti di noi continuano ad avere delle aspettative per se stessi?
Pochi, vero? Pochissimi, forse.
E sapete perchè?

Perchè la maggior parte di noi pensa che mettere al mondo un figlio, significhi buttare via i propri sogni e le proprie speranze.

Tutte le nostre forze finiscono per concentrarsi tutte sul piccolo e sul suo futuro, dimenticando che oltre ad essere delle mamme o dei papà, siamo anche delle persone che devono poter continuare a vivere e pensare a se stesse.
Ma perchè succede questo?

Partendo dal presupposto che è naturale amare il proprio figlio e voler pensar al suo bene, quanto è giusto però vivere, rinunciando a nostri sogni, hobby e a tutto ciò che ci piace fare?

Cosa potrà mai imparare un figlio, da un genitore che rinuncia a tutto, per proteggerlo?

Una cosa che sfugge a molti di noi è che un figlio lo si può amare tanto, anche senza necessariamente dover rinunciare alla nostra vita.
Insomma una cosa non esclude l’altra.

Diamo il buono esempio ai piccoli, allora, dal momento che impareranno anche dalle nostre esperienze e da quello che insegneremo loro, non solo con le parole, ma anche con i fatti.

Un figlio che nasce non può che avere come punto di riferimento la sua mamma e il suo papà e da loro assorbirà ogni minimo pensiero.
Abbiamo dunque una grande responsabilità!

Facciamo capire loro che è fondamentale vivere appieno la propria vita, poichè non esiste un’altra strada per poter essere felici.
Che è importante che facciano quello che davvero vogliono e non quello che vogliamo noi per loro.

Che non ci deluderanno se faranno scelte diverse da quelle che ci aspettavamo facessero.
Solo così potranno diventare degli adulti in grado di dire no, quando serve.

Capaci di mettere se stessi davanti agli altri, senza il timore di sembrare degli egoisti.
Lasciamo che i nostri figli siano innanzitutto PERSONE, affinchè possano essere liberi di essere se stessi.
Non importa essere “bravi” , l’importante nella vita è essere felici, o no?

I piccoli hanno bisogno quindi di un buon esempio e ruolo fondamentale, oltre i genitori, ce l’hanno anche gli insegnanti, i quali devono poter contribuire alla loro crescita personale.

Poichè i piccoli devono poter essere se stessi nell’ambito familiare, a scuola e anche durante quegli eventi di vita non molto facili da affrontare, come la separazione dei loro genitori, per esempio.

I figli in questi casi non possono che essere vulnerabili: non facciamo in modo che la situazioni peggiori, sviluppando un attaccamento morboso nei loro confronti, quindi.
Non diamo l’idea di avere solo loro come nostra ragione di vita.

E non diamola nemmeno a noi stessi, poichè tutto questo non può che far male ad entrambi.
I figli hanno il diritto di avere dei genitori che si amano!
Che amano se stessi e la loro vita.

Non devono pensare di essere l’unica fonte di vita dei loro genitori!
Non diamoli una simile responsabilità, che potrebbe portarli a farli sentire impauriti e ansiosi.

Insomma è importante che nostro figlio capisca che amare non significa incatenare o rinunciare a se stessi.
Liberiamolo dal timore di essere la nostra sola ragione di vita.

Come fare?
Siate di buon esempio e vivete la vostra vita, da Persone, prima di interpretare qualsiasi altro ruolo.

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