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Matteo Bassetti critico contro Massimo Galli: “Non terrorizziamo la gente” dichiara l’infettivologo

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“Non ho il reparto pieno di varianti Covid, non bisogna terrorizzare le persone”. Queste le prime parole di Matteo Bassetti ospite domenica nel programma de La7 condotto da Massimo Giletti.

Il riferimento e la conseguente polemica portano alla mente le affermazioni del collega di Bassetti, Massimo Galli, che in settimana aveva ammonito riguardo una situazione molto critica del suo ospedale, il Sacco di Milano.

Come noto la polemica era divampata perché era stato lo stesso ospedale milanese a smentire il dottor Massimo Galli.

Nella trasmissione di domenica il Dottor Matteo Bassetti cerca quindi di trasmettere un messaggio positivo.

Matteo Bassetti contro Massimo Galli

Matteo Bassetti invita alla prudenza e a non creare facili allarmismi

“Non voglio entrare – dice Bassetti – nel caso specifico e fare polemica, ma io credo che i dati dei pazienti appartengano all’ospedale ed è evidente che l’ospedale dispone di quei dati. E se l’ospedale dice che un certo problema non c’è, mi pare che in qualche modo ci sia un po’ di contrasto”, sottolinea il Primario del reparto di malattie infettive di Genova.

Matteo Bassetti non rinuncia a sottolineare come il problema delle varianti, soprattutto quella inglese, esista e debba essere monitorato con molta attenzione.

Prova, come è nel suo stile, a differenza del collega, a rasserenare gli animi senza per questo invitare ad abbassare la guardia.

“Siamo in un momento strategico molto difficile, abbiamo ancora bisogno di 4-5 settimane in cui tutti dobbiamo stare molto tranquilli, ma non è il momento di dire: siamo pieni di varianti e sarete tutti colpiti.

Anche perché -aggiunge- la variante inglese che in questo momento è predominante in molti centri è più contagiosa ma non più letale ed è anche coperta dal vaccino.”

Insomma un messaggio chiaro quello di Matteo Bassetti, tendente però a non portare ulteriore panico ed apprensione tra la gente.

“È chiaro che nella comunicazione bisogna che facciamo tutti molta attenzione perché il rischio è quello di terrorizzare le persone che in questo momento hanno bisogno di tutto tranne che essere terrorizzate”, conclude il medico genovese.

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