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Coronavirus. I medici lottano per salvare il “paziente 1”. “Non deve morire”

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Incessantemente. I medici lottano per salvare la vita del “paziente 1” contagiato dal Coronavirus. Una lotta senza tregua e che si regge sugli sforzi e sulle speranze di questo staff ospedaliero straordinario.

Da 80 ore tutti gli sforzi del Professor Bruno e quelli della sua equipe, sono rivolti a lui, Mattia, il “paziente 1” di questa guerra che si sta combattendo contro il Coronavirus.

54 anni, nato a Cosenza, il Professor Raffaele Bruno la definisce la missione più importante in Italia, ma anche in Europa.

Quella di salvare la vita a Mattia, il 38enne ricoverato al San Matteo di Pavia in terapia intensiva.

I medici lottano per salvare il "paziente 1"

I medici lottano per salvare il “paziente 1”

“Dobbiamo trovare, seguire e controllare l’infezione per diagnosticarla, o poterla escludere tra chi viene sottoposto ai test”, spiega con voce pacata, ma estremamente concentrata il medico che guida il reparto di malattie infettive.

“Stiamo usando terapie empiriche in modo ragionato. Sono cure che si sono dimostrate efficaci in laboratorio”, quelle cioè utilizzate in Cina e Corea.  Che vanno però seguite e aggiornate a seconda dei pazienti e del loro stato.

Una guerra fondamentale quella da vincere quindi con il “paziente 1”, che vede sincronizzati gli sforzi, giorno e notte, di oltre 40 persone.

Lo studio continuo dei tamponi che vengono fatti non solo a Mattia, ma anche agli altri contagiati, permette di studiarne le evoluzioni.

“So di non fare un’affermazione scientifica, ma la verità è che per sconfiggere un nemico nuovo e sconosciuto abbiamo bisogno anche di una somma insondabile di coincidenze positive. Detto in due parole, augurate a noi medici e agli scienziati buona fortuna”. Questa la conclusione del Professor Bruno.

Riuscire quindi a tirar fuori Mattia dalla terapia intensiva, lui che, al contrario di altri casi, è l’unico giovane ad aver contratto il virus in maniera importante, sarebbe una vittoria ed una grande iniezione di fiducia.

“Ogni vita ha ovviamente lo stesso valore” afferma un collaboratore del Professor Bruno, e il nostro sforzo è volto a trovare la terapia più efficace per sconfiggere il Coronavirus”.

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