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Fase 2. Vanno a messa dopo la riapertura, 40 restano contagiati e 6 finiscono in ospedale

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Fase 2. La notizia non dispone certamente all’ottimismo.

I fedeli vanno in chiesa per la messa dopo la riapertura e restano contagiati in 40.

Mentre in Italia l’accordo tra il Governo e la Conferenza Episcopale Italiana ha sancito l’apertura delle chiese e delle celebrazioni della messa dal 18 maggio, dalla Germania arriva una notizia allarmante.

La riporta il Frankfurter Rundchau facendo riferimento al distretto di Main-Kinzig-Kreis, nella zona periferica della città.

40 nuovi contagiati a causa di una messa in una chiesa di culto battista nella città tedesca.

La Germania come sappiamo, è stata colpita dal Covid in maniera meno grave rispetto alla drammatica situazione italiana ed ha riaperto dopo un lockdown meno tragico, dai primissimi di maggio.

I luoghi di culto, oltre ad attività sportive e ristoranti sono stati tra quelli subito frequentati.

 

A messa dopo la riapertura della fase 2

I fedeli vanno in chiesa per la messa dopo la riapertura e restano contagiati in 40

Così una messa ha riportato in quarantena oltre 40 persone, delle quali sei purtroppo ricoverate.

Quello dei luoghi religiosi è stato un tema controverso un po’ in tutto il mondo.

La celebrazione della messa, come di altre funzioni sacre, ha portato i rappresentanti delle maggiori religioni ad un confronto serrato con i governi dei loro Paesi.

Diversamente dalla Germania in Israle i riottosi abitanti di Mea Shearim hanno richiesto anche l’intervento dell’esercito per essere ricondotti alla chiusura, i musulmani hanno dovuto praticare il Ramadan attenendosi alle disposizioni del lockdown.

La notizia dei 40 contagiati dopo la messa in Germania riporta l’attenzione sul discorso del distanziamento sociale e della responsabilità individuale.

Aspetti questi che vengono quotidianemte monitorati anche in Italia affinché non si verifichi una ripresa dei contagi. Anche in chiesa.

Cosa da scongiurare nella maniera più assoluta.

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