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Michela Murgia, la sua battuta sul Coronavirus è agghiacciante

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In un clima di profonda preoccupazione, tra paure, sciacallaggio e qualche scena di panico, la battuta di Michela Murgia sul Coronavirus giunge inopportuna. È agghiacciante. Per dirla tutta.

E inevitabilmente scatena un putiferio. Ma cosa ha detto in sostanza la Murgia? Che spera che il Coronavirus duri a lungo.

Ospite della trasmissione L’Assedio, condotta da Daria Bignardi sul Nove, la scrittrice e blogger di origini sarde, ha così commentato il suo viaggio:

Michela Murgia, battuta infelice sul Coronavirus

“Ho viaggiato comodissimamente in un aereo semi-vuoto, sono arrivata in una città senza traffico. Le persone… normalmente non riesco a fare un passo. Può durare un altro po’ questo virus? Se il risultato è la vivibilità delle strade, io ci metterei la firma”.

Lo spirito sarcastico era evidente, ma più o meno consapevolmente Michela Murgia è andata a toccare sia la psicosi collettiva che ha colpito il nostro Paese, che i problemi economici che sta sollevando.

Sono proprio questi, infatti, a destare maggiori preoccupazioni e a far si che la battuta della scrittrice sia stata accolto con gelo da una parte e sdegno dall’altra.

Non solo nelle cosiddette zone rosse, ma un po’ in tutto il Paese, commercio, scambi, economia si sono fermati.

Le conseguenze del protrarsi dello stato di crisi dovuto al Coronavirus sono quindi difficili da prevedere, ma certamente alcuni settori, turismo in testa, hanno chiesto lo stato di crisi.

Nella sola città di Venezia le prenotazioni sono crollate, e se non si inverte la rotta a rischiare sono tutti i lavoratori legati a questo settore.

Ridere e sdrammatizzare può essere positivo in alcuni casi. Non sempre. Mai quando ci sono persone che in quei casi, hanno perso la vita.

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