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Questo bellissimo cortometraggio vi mostrerà che a volte una mamma non può fare tutto

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Questo cortometraggio ispira e ci racconta una realtà che non è completamente conosciuta: parliamo di quelle madri che sono costrette a duplicarsi per raggiungere contemporaneamente più posti, svolgere più complito…

Il tempo e le risorse, si sa, sono sempre limitati e a volte portano solo sforzi che finiscono in un pianto liberatorio.

Un qualcosa che, riflettendo bene, è più comune di quanto si possa pensare e che a volte stride con quelle immagine di neo mamme sempre perfette, sorridenti.

Perchè avere un figlio, oggi, con le tante cose da dover fare, è quasi una impresa al limite delle possibilità, specie se non si hanno gli aiuti dovuti.

Il cortometraggio che andiamo a presentarvi, intitolato “È una mamma”, parla proprio di questo.

Siamo consapevoli che, probabilmente, molti genitori non si sentiranno rappresentati, perché in qualche modo questo filmato mostra indubbiamente un’immagine un po’ tradizionale, in cui tutti i compiti ricadono solo sulla figura femminile.

Oggi, fortunatamente, il ruolo di molti padri è molto più incisivo ed attivo rispetto al passato, tuttavia, non appena vedremo il corto, saremo immediatamente affascinati dalla sua magia avvolgente , dalla sua semplicità e dal suo potente messaggio.

“Mamma” è un corto che ha ricevuto premi e riconoscimenti infiniti . Siamo di fronte a una storia di poco più di 5 minuti, che attrae per la sua semplicità, per quella semplicità che cattura e commuove.

I personaggi sono dotati di quell’aria normale in cui tutto è molto classico, in cui la madre è impegnata in alcune faccende che assomigliano molto a scene di vita abituale.

Creato dallo Studio Kokorosh, ha fatto il giro del mondo per sensibilizzare su una serie di aspetti che vale la pena approfondire un momento prima di scoprire questo delizioso pezzo.

Quando inizia il cortometraggio, intuiamo quasi istantaneamente che il protagonista di questa storia affronta ogni compito in solitudine.

Nei suoi compiti vediamo sullo sfondo la fotografia di un marito assente .

Questa solitudine non è completamente veritiera: nella casa, infatti, vivono due bambini e un cagnolino che ama portare più disagi che benefici alle responsabilità di questa mamma.

Infatti la si vede sempre impegnata, ora a pulire, ora a cucinare, un momento è in cucina e nell’altro corre a mettere a posto la casa.

Un punto in particolare viene portato alla riflessione da questo simpatico cortometraggio: poche cose possono essere più dannose per lo sviluppo di un bambino rispetto alla costante e reale percezione che i loro genitori non siano felici.

Essi identificano la felicità per imparare a sentirsi più sicuri, per scoprire il loro ambiente attraverso una madre o un padre che lo accompagna con ottimismo, con sorrisi e sogni da alimentare.

Quando la protagonista di questa storia raggiunge quell’estremo dove il suo essere è senza fiato e le emozioni finiscono per intrappolare in una sorta di impotenza, qualcosa accade.

Qualcosa di strano e magico.
È esattamente il messaggio che cerca di portarci questo cortometraggio:

ogni famiglia è come un motore in cui ogni pezzo deve adattarsi in modo che questa entità avanzi, abbia vita, e funzioni come dovrebbe.

Aiutare è amare e condividere compiti, è molto più che aiutare una persona.

Perché in una casa “non c’è bisogno di aiutare, dobbiamo adempiere al nostro ruolo”, senza scuse.

Ma guardate il video:

Pertanto un piccolo suggerimento è doveroso: guardate il cortometraggio con la famiglia, il partner, i figli, e che sia fonte di una importante riflessione.

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