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Uno studio rivela che le donne più irascibili hanno un QI più alto

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Uno studio, quello che ha rilevato che le donne più irascibili hanno un QI più alto, che indubbiamente scatenerà un dibattito molto intenso ed appassionato!

Secondo infatti una serie di indagini, pare che le donne con un carattere poco dolce, per non dire, decisamente ostico, possiedono un QI più alto rispetto alla media.

È emerso che una persona costantemente critica, spesso arrabbiata, sia mediamente piu intelligente come riportato in una ricerca della ‘Università del New South Wales.

Non è la prima volta che i ricercatori si soffermano su alcuni tratti femminili, a prima vista anomali.

Aveva già suscitato un certo scalpore l’indagine effettuata dall’Università di Vienna sulle reazioni delle donne difronte a vignette considerate macabre.

Contravvenendo un pensiero che le vorrebbe facilmente impressionabili, i ricercatori constatarono come coloro che, messe di fronte ad immagini e battute non proprio femminili, reagivano con una sonora risata, erano persone con una personalità ed un carattere molto deciso e al tempo stesso una capacità di discernimento superiore alla media.

Disconoscendo precedenti studi, fatti risalire addirittura a Sigmund Freud, la capacità di cogliere anche la sottile ironia, è indicativo di una serie di fattori che legano il sense of humor all’intelligenza, evidenziando la capacità di non reprimere nulla e dimostrando apertura al mondo e positività.

Tornando allo studio del South Wales, gli esperti hanno deciso di indagare sul cattivo umore delle donne, e su come ciò potrebbe influenzarle o influenzare altri aspetti della loro vita e personalità.

Hanno sperimentato l’esposizione di diverse donne, per età, professione e condizione economica, a stimoli negativi e positivi, utilizzando diversi film e situazioni di vita quotidiana, per poi analizzarli attraverso i diversi comportamenti, atteggiamenti e risposte.

Hanno così scoperto che coloro che si arrabbiavano più facilmente e presentavano stati d’animo meno accondiscendenti, avevano conseguito punteggi più alti nei test, dimostrando una maggiore capacità di analisi e giudizio, e risultando anche persone più precise.

Il responsabile dello studio, il professor Joseph Forgas, ha determinato che il malumore migliora l’attenzione e sollecita pensieri concreti e una maggiore attenzione nelle diverse situazioni.

Secondo il parere del Prof Forgas è più facile elaborare le informazioni in momenti dove lo stato d’animo è teso e non apparentemente distaccato.

All’altro capo il campione di donne che presentava un carattere più aperto, tollerante, una predisposizione al sogno e ad una forma di indulgenza verso aspetti negativi e poco chiari, avevano una difficoltà maggiore a decifrare esattamente i nodi delle situazioni e ad avere le risorse interiori per affrontarli.

Ovviamente, come anche specificato dalle conclusioni dello studio, il vivere sempre in una situazione di tensione e di stress psicologico non è da ritenersi la strada maestra per l’equilibrio e uno stile di vita considerato soddisfacente.

Tutti noi, donne ed uomini, viviamo in società che tendono a stimolare oltre misura la reattività.

Ma questo, anche se può indicare una maggiore propensione alla reattività, non significa affatto che si stia conducendo una vita soddisfacente. Almeno è questo ciò che pensiamo.

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