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Vincent Van Gogh: l’arte di dipingere un mondo migliore

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La vita di personaggi come Vincent Willem Van Gogh non è semplice da descrivere e tanti episodi che si leggono e sono stati scritti, rimangono avvolti da una sorta di mistero.

Come, ad esempio, quello del lobo dell’orecchio tagliato.

Che sia stato Paul Gauguin durante una lite, o lo stesso Van Gogh, al termine della stessa, in preda ad un attacco di nervi, non è materia che secondo noi possa interessare.

La meraviglia di immagini e visioni che la mano dell’artista olandese ci ha saputo regalare nella sua Notte stellata , cosi come nei Girasoli, è qualcosa che sa di eterno.

Ripercorriamo insieme , attraverso il suo pensiero, la vita non facile di questo artista che qualcuno definisce maledetto.

Vincent Van Gogh

1- Alla fine avremo così tanto cinismo, scetticismo che vorremmo vivere come a tempo di musica.

2- I pescatori sanno che il mare è pericoloso e la tempesta terribile, ma non hanno mai trovato in questi pericoli, motivi sufficienti per rimanere a terra.

3- Se senti una voce dentro di te dire “non puoi dipingere”, allora con ogni mezzo dipingi, e quella voce sarà messa a tacere.

4- Se varrò qualcosa più in là, la valgo anche adesso, perché il grano è grano, anche se la gente all’inizio lo scambia per erba.

5- Qualcuno ha un grande fuoco nella sua anima, ma nessuno va mai a scaldarsi su di esso, e i passanti spesso non vedono altro che un po’ di fumo in cima al camino e poi vanno via per la loro strada.

6- Cosa sarebbe la vita se non avessimo il coraggio di fare dei tentativi?

7- … e poi, ho natura, arte e poesia, e se non é abbastanza cosa lo é?

8- Le grandi cose sono fatte da una serie di piccole cose messe insieme.

9- Non so nulla con certezza, ma la vista delle stelle mi fa sognare.

10- Metto il mio cuore e la mia anima nel mio lavoro e ho perso la testa in tutto questo.

11- Non c’è niente di più artistico che amare le persone.

12- L’inizio è forse più difficile di ogni altro momento, ma se confidi nel cuore tutto andrà bene.

13- Spesso penso che la notte sia più viva e più ricca di colori rispetto al giorno.

Un uomo intenso, come dimostrano le lettere scritte al fratello Theo, tra cui l’ultima, tenuta in tasca, prima della morte.

Non la temeva Vincent, forse perché nelle notti stellate, quando si incantava davanti allo spettacolo della natura, sapeva capire cosa esisteva al di là dei sogni, che ha sempre tentato di dipingere, nel corso della sua vita.

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