Per la prima volta in Europa si ha notizia della pericolosità di un insetto come il calabrone gigante asiatico che punge e uccide un uomo in Spagna. La vittima, 54 anni, viveva a Villestro, in Galizia nel nord della Spagna.
Si tratta di una specie di insetto ribattezzato anche calabrone killer proprio per la sua capacità di provocare la morte di insetti impollinatori e degli uomini.
La specie di origine asiatica negli ultimi tempi si è diffuso negli Usa e per la prima volta si è avvistato nel continente europeo.
Secondo quanto riferito dai media locali, la vittima ha subito la puntura del calabrone killer sul sopracciglio, mentre stava cercando di difendere un nido di vespe vicino ad un alveare di sua proprietà.
La pericolosità del calabrone gigante asiatico, che punge e uccide, è nota nelle regioni asiatiche. Ma la sua cattiva fama inizia a circolare in tutto il mondo.
Calabrone gigante asiatico punge e uccide anche in Europa
Risale a circa una settimana fa il primo avvistamento dell’insetto proveniente dall’Asia a Washington negli Stati Uniti. La specie è dotata di dimensioni grandi, misura circa due centimetri di lunghezza, e di corpo massiccio.
Come predatore di insetti è molto temuto per la sua capacità di sterminare le colonie di api in poche ore.
In base ai dati pubblicati su un rapporto del New York Times, il calabrone gigante asiatico rappresenta un grande pericolo per l’uomo. Questo perché è in grado di uccidere.
Secondo le statistiche i calabroni killer uccidono fino a 50 persone all’anno in Giappone.
Si teme la diffusione in diverse aree, come testimonia la presenza dell’insetto killer negli Usa ed in Europa. L’invasione dei calabroni killer secondo gli esperti, può costituire un grave danno per l’ambiente.
Infatti questa specie asiatica depreda la popolazione di insetti e questo causa degli impatti negativi in tutto il settore dell’agricoltura.
Ma è da temere anche la sua azione sull’uomo. Una paura alimentata dalla notizia del calabrone gigante asiatico che punge e uccide un uomo in Spagna, ripresa non solo dai media spagnoli ma anche da quelli americani.
Leggi anche: