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Stefano Bonaccini: “Chi ha il reddito di cittadinanza lavori nei campi”

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Per Stefano Bonaccini la soluzione è una: ”Chi prende il reddito di cittadinanza può andare a lavorare nelle campagne”.

È questo il messaggio, chiaro e senza fronzoli, che parte dell’Emilia Romagna, e dal suo Presidente di Regione fresco di rielezione. Bonaccini stila una serie di numeri per suffragare la sua proposta.

Le famiglie che ogni mese beneficiano del reddito di cittadinanza sono 933 mila, per un totale di 2 milioni e 419 mila persone. Ma, da quando è cominciata l’emergenza per la pandemia di Coronavirus, questo tipo di sussidio è stato sospeso.

“In considerazione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, a decorrere dal 23 febbraio 2020 e sino al primo giugno 2020 – si legge nel decreto – il decorso dei termini di decadenza relativi alle prestazioni previdenziali, assistenziali e assicurative erogate dall’Inps e dall’Inail è sospeso di diritto”.

Ha evidenziato il Governatore Stefano Bonaccini nel corso del suo intervento al Quarantalks organizzato dalla Bologna Business School.

Stando così le cose, considerato il fatto che il settore agricolo non é tra quelli toccati dalle restrizioni del Governo, ma si trova in difficoltà per la mancanza di manodopera, ecco che la proposta non é così sballata.

La proposta di Stefano Bonaccini
Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia Romagna

Stefano Bonaccini saggiamente lo ricorda:

“Chi prende il reddito di cittadinanza può cominciare ad andare a lavorare nelle campagna, dove gli agricoltori stanno facendo fatica a trovare braccianti per la raccolta di frutta e verdura”.

In questo modo, evidenzia il Governatore dell’Emilia Romagna, “si comincerebbe a restituire quello che si è ricevuto”.

Parole che non fanno una grinza, al di là delle convinzioni e delle singole posizioni politiche.

Vedremo cosa accadrà in una Regione fortemente colpita dalla pandemia di Coronavirus e alle prese con le tante incertezze economiche legate anche al turismo, uno dei suoi settori di punta.

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