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Le amicizie di vecchia data fanno bene alla salute

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È ufficiale. Coltivare le amicizie di vecchia data fa bene alla salute! La scoperta arriva direttamente dagli studi di una psicologa, Julianne Holt-Lunstad, membro della ” Society of Experimental Social Psychology”.

Cosa dice la giovane e titolata ricercatrice americana? In sintesi questo: non mantenere le amicizie può comportare seri danni alla propria salute.

Gli studi della Dottoressa Lunstad sono, da diversi anni, incentrati sulle relazioni che le persone sviluppano nella loro vita.

“La mancanza di relazioni sociali equivale al consumo di 15 sigarette al giorno”, afferma la giovane psicologa che aggiunge:

“Avere legami sociali deboli può quindi determinare seri danni alla propria salute”.

Oggi il nostro abituale stile di vita ci porta non solo a correre in maniera sempre più forsennata, ma anche a considerare rapporti veri quelli che in realtà sono relazioni via web.

Da un lato quindi impegni, lavoro, distolgono sempre più persone dal coltivare le proprie amicizie in maniera costante.

Dall’altra l’illusione che messaggi e chat possono sopperire a questa mancanza di relazioni forti ed autentiche.

Coltivare le amicizie fa bene al corpo e allo spirito

Il risultato, che proviene da uno studio analitico condotto su oltre 400 analisi relative agli stili di vita delle persone, è stupefacente.

Le amicizie di vecchia data fanno bene alla salute

Non avere tempo ed energia per mantenere e coltivare le amicizie produce più danni dell’obesità e del consumo di alcol, afferma la dottoressa americana.

Pensate che uno studio condotto direttamente dall’Università di Harward su un campione di circa 700 pazienti ha evidenziato come i danni al cervello derivanti dall’isolamento siano notevoli.

Lo studio condotto ha messo in luce come le risposte biologiche messe in atto dall’organismo della persona che non ha forti legami sociali, tendono a procurare malattie.

L’isolamento affettivo ed emotivo dice la ricercatrice statunitense incide sia sulla struttura fisica che su quella mentale.

Da qui il bisogno di arrivare alla conclusione di un’indagine iniziata nel 2010 e terminata solamente dopo 5 anni.

E che invita, in buona sostanza, a dismettere cellulari e tablet e impegnarsi in relazioni vere, concrete.

A mettere da parte pigrizia e impegni e coltivare quelle amicizie che riempiono la vita di senso e di benessere!

 

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